Officina segreta. Xilografie di Lea Botteri nelle collezioni del Museo Diocesano Tridentino

11 giugno - 29 agosto 2016
A cura di Roberto Pancheri

Officina segreta. Xilografie di Lea Botteri nelle collezioni del Museo Diocesano Tridentino è un'esposizione che il museo ha dedicato alla riscoperta di un'importante artista trentina.

Tra il 1940 e il 1986 Lea Botteri fu una presenza discreta ma costante nell'orizzonte artistico trentino. Spirito appartato e contemplativo, coltivò con assiduità il proprio talento dedicandosi esclusivamente all'arte dell'incisione su legno. A trent'anni dalla scomparsa, il Museo Diocesano le rende omaggio con una mostra retrospettiva che attinge alla ricca collezione di grafica del Novecento costituita da mons. Giovanni Battista Fedrizzi e alla raccolta privata custodita dalla sua erede, Milena Bruti Orsingher.

In mostra sono stati esposti cinquanta esemplari delle oltre centocinquanta xilografie realizzate dall'artista, unitamente ad alcune matrici e a una selezione di ex libris, la maggior parte dei quali inediti. A fronte di questa cospicua produzione, la posizione di Lea Botteri rimase sostanzialmente estranea ai grandi mutamenti artistici avvenuti nel secondo dopoguerra. La sua attività creativa rimase così una sorta di "officina segreta", condivisa con pochi colleghi e amici e con il pubblico molto selezionato delle mostre di grafica. Anche per queste ragioni il suo nome è oggi scomparso dal dibattito critico, secondo un destino di oblio che ha toccato anche le altre protagoniste femminili della xilografia italiana del Novecento, come Livia Bencini Carpanetti ed Emma Quilici Buzzacchi.