Lapicida campionese

Epigrafe sepolcrale di Adamo d’Arogno e di fondazione della cattedrale di Trento
fine del XIII secolo

L’iscrizione latina era collocata esternamente, in prossimità dell’abside maggiore del duomo, ad un’altezza di circa due metri. Nel 1991 fu rimossa dalla sua collocazione originaria per motivi conservativi e sostituita da una copia. 
Il testo dell’epigrafe è di straordinaria importanza perché documenta la data di inizio dei lavori di riedificazione della cattedrale (29 febbraio 1212). Indica inoltre i nomi del promotore dell’impresa, il vescovo Federico Vanga, e del capomastro responsabile del cantiere, Adamo d’Arogno. Questi operò per quasi venticinque anni, trasmettendo poi l’incarico ai suoi discendenti.

Traduzione dell’iscrizione
Nell’anno del Signore 1212, l’ultimo giorno di febbraio, alla presenza e per ordine del venerabile vescovo trentino Federico Vanga, iniziò e costruì l’opera di questa chiesa maestro Adamo d’Arogno, della diocesi di Como, ed egli, i suoi figli e poi i suoi nipoti fabbricarono magistralmente il perimetro di questa chiesa, con i suoi complementi esterni e interni. Qui sotto c’è la sepoltura sua e dei suoi discendenti. Pregate per loro

pietra calcarea incisa
Provenienza: Trento, cattedrale di San Vigilio
inv. 6938