La città sottile. Architetture utopiche ideate dai bambini

20 settembre - 18 novembre 2013
A cura di Antonio Panzuto

Nelle sale del piano terra del Museo Diocesano è stata allestita un'esposizione davvero inusuale: un po' teatro, un po' mostra, un po' viaggio, La città sottile è una grande installazione collettiva nata dalla fantasia dei bambini della scuola primaria: dai loro sogni, dalle paure, dai desideri hanno preso forma una e molte città da osservare, ascoltare e annusare. La città sottile è infatti un teatro di cose, di figure, di mondi che si intrecciano e si definiscono l'un l'altro; è fatta dei rumori del traffico e di silenzi, di immagini in bianco e nero e di colori, di luci e di buio. Nella Città sottile ogni visitatore ha intrapreso un viaggio curioso e illuminante tra le vie di città utopiche e stravaganti, dove alla dimensione del sogno si affianca una riflessione attenta e vivace sui problemi delle città contemporanee.

La città sottile è un progetto ideato da Antonio Panzuto, architetto e scenografo padovano, nel quale sono stati coinvolti gli alunni di tre scuole primarie di Padova di diversi quartieri, ognuno con specifiche peculiarità urbanistiche e sociali. Con l'aiuto di alcuni formatori, i bambini hanno lavorato per più mesi alla progettazione di una città ideale: un viaggio immaginario attraverso sogni, ricordi e desideri che si è concretizzato nella stesura della grande mappa di un luogo di vita ideale. La mostra è stata successivamente prodotta e ospitata dal Museo Diocesano di Padova, dove ha riscosso un notevole successo.

Benché realizzata a Padova, La città sottile affronta temi universali e porta riflettere - attraverso lo sguardo curioso e illuminante dei bambini - sulle molteplici contraddizioni e trasformazioni delle città moderne. 

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